OMEGNA - 28-12-2019 - L'allarme sulle
condizioni di lavoro nelle aziende cusiane ex Nuova Faro ora Unogiochi, ed ex Fovana e Caccia ora Unoprostudio (entrambe facenti capo ad un unico imprenditore), era stato lanciato da Fiom Cgil e Filtem Cgil nei giorni scorsi, dove il sindacato denunciava il mancato rispetto dei contratti di lavoro (ore non corrispondenti allo stipendio) e un ampio tour over del personale. Questione che è stata poi portata all'attenzione della Prefettura in un incontro istituzionale presieduto dal prefetto Olita e alla presenza anche dei funzionari dell’INPS e dell’Ispettorato del Lavoro.
"Sindacalmente abbiamo espresso tutte le nostre perplessità in relazione ad un approccio industriale volto ad approfittare dell’oggettivo contesto di crisi per sfruttare ed impoverire ulteriormente il nostro territorio, ed abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni legate alle tenute occupazionali, al rispetto dei Contratti Nazionali e di conseguenza dei diritti e della dignità dei lavoratori.
Tutte le parti presenti al tavolo, faranno quanto di loro competenza al fine di individuare tutte le azioni utili per una soluzione positiva a questa vertenza", si legge nella nota diramata dopo l'incontro dai sindacati.
Tuttavia va rimarcato che un corposo numero di dipendenti (21) di Unigiochi e i tre dipendenti di Unoprostudio si dissociano dalle affermazioni sindacali, dichiarandosi ai media soddisfatti e stigmatizzando eccessivi allarmismi.